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Venerdì, 6 aprile 2012 • Categoria: Intercettazioni
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Roma, 11 apr (Il Velino) - Microfoni, telecamere miniaturizzate, trasmettitori ed antenne: questo è quanto è stato trovato all’interno degli uffici della Regione Lazio durante dei controlli mirati effettuati nel weekend. A rivelarlo durante una conferenza stampa convocata nel suo ufficio di via Cristoforo Colombo, il presidente Renata Polverini, che ha raccontato come si è arrivati alla loro scoperta. “Ho ricevuto domenica sera molto tardi una telefonata dopo essere rientrata da Verona dove ho visitato il VinItaly. Mi è stato detto che era stata trovata una microspia nel mio ufficio". “Già appena insediata - ricorda il governatore laziale - io e il mio staff ci siamo resi conto che ci fosse la possibilità di informarsi sull’attività della Regione. In particolare sui decreti che io sottoscrivo in qualità di commissario ad acta sulla Sanità e che molto spesso vengono perfezionati, magari fino a notte tarda, nelle stanze dell’assessorato. La mattina dopo tutti lo sapevano prima ancora che io potessi informare la mia giunta". "Poi ho visto molte persone, con volti nuovi, che si aggiravano nei palazzi della Regione”. Fin da febbraio gli uffici hanno iniziato una serie di controlli. “Un primo risultato è che circa 600 badge erano stati assegnati a persone a noi sconosciute e che avevano libero accesso essendo privi di nominativo”. Da qui è stato emanato un primo ordine di servizio.
“Poi – ha proseguito Polverini - abbiamo messo sotto osservazione l’accesso all’intranet della Regione. Mi sembrava che questo sistema fosse troppo lento. Da lì abbiamo riscontrato 1.200 password in più di quelli che sono gli accessi autorizzati al sistema. Quindi è evidente che molti, prima di noi, avevano accesso ai decreti. Successivamente a queste intrusioni e ai 600 badge gli uffici hanno ritenuto di effettuare una bonifica degli uffici.