Il Web è una spia della Cia
Martedì, 8 novembre 2011 • Categoria: Spionaggio
"Dall'arabico al mandarino, da un twit arrabbiato a un blog riflessivo, gli analisti reperiscono informazioni, spesso nella loro lingua nativa", spiega Ap: "Poi (gli analisti, ndr) li confrontano con i giornali locali o con una conversazione al telefono intercettata clandestinamente. A partire da questo poi costruiscono un'istantanea voluta dai più alti livelli della Casa Bianca, dando per esempio un'occhiata in tempo reale all'umore di una regione subito dopo l'attacco dei Navy Seals che ha ucciso Osama bin Laden o forse elaborando una previsione di quale paese del Medio Oriente è sul punto di scoppiare in rivolta".
Microspie