«Ribelliamoci al controllo della privacy»
Martedì, 6 luglio 2010 • Categoria: Sorveglianza informaticaMentre la politica italiana ruota attorno al ddl sulle intercettazioni e all'ossessione per il timore che vengano ascoltate telefonate private e ne siano poi diffusi i contenuti anche in assenza di rilievi penali - ancora ieri il premier Berlusconi è tornato sul tema, spiegando che l'Italia «è il Paese con più intercettazioni al mondo» -, dalla periferia di Roma si alza l'allarme contro i tanti «Grandi fratelli» che ogni giorno monitorano la vita di milioni di cittadini. A lanciarlo sono gli hacker di tutta la penisola che si sono dati appuntamento al centro sociale La Torre per la tredicesima edizione dell'«Hackmeeting», il raduno degli anarchici del web, che al grido di «Combatti il controllo» hanno dato il via ad una tre giorni tutta all'insegna della Rete e della necessità di mantenerla libera da ogni vincolo e da ogni limitazione.
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