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Nome in codice: Enfopol. Secondo l’Unione europea è un acronimo usato "per classificare i documenti relativi alla cooperazione delle polizie che vengono distribuiti nell’ambito del Consiglio dei ministri". Secondo alcuni giornalisti investigativi e molti "cani da guardia" delle libertà civili è, invece, il corrispettivo europeo di Echelon. L’esistenza di Enfopol è denunciata per la prima volta da uno studio di Statewatch, organizzazione di "monitoraggio delle libertà civili in Europa": l’Unione europea, "in collaborazione con la Fbi", avrebbe attivato "un sistema di sorveglianza globale delle telecomunicazioni".Obiettivo, assolutamente lecito, "combattere i gravi crimini e proteggere la sicurezza nazionale". Solo che, denuncia Statewatch, "per fare questo è stato creato un sistema in grado di controllare chiunque".
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