Il deep web, che cosa succede alle spalle di Internet
Domenica, 30 dicembre 2012 • Categoria: Internet Sicurezza
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L'Fbi chiede aiuto. Tanto era facile intercettare una volta le comunicazioni (bei tempi quelli – sospirano gli agenti federali in pensione quando esisteva soltanto il telefono o al limite il fax), tanto oggi col diffondersi di chat, programmi di telefonia Voip e instant messaging come Skype o Gtalk, applicazioni come FaceTime o iChat, l'agenzia federale ha paura di restare al buio e di farsi sfuggire qualche informazione delicata.
Per questo, racconta il sito Cnet, il Bureau sta cercando di promuovere una proposta di legge che obbligherebbe le grandi società di Internet, da Microsoft, a Facebook, a Yahoo! a inserire dei backdoor, degli accessi di servizio, nei loro software e a metterli a disposizione dell'autorità competente
Microspie Roma
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Filtri sui contenuti, software spia, agenti infiltrati nei social network. In occasione della Giornata mondiale contro la cyber-censura, il 12 Marzo, Reporters Senza Frontiere pubblica un nuovo elenco dei «Nemici di Internet» e dei paesi «sotto sorveglianza» e aggiorna il suo kit di sopravvivenza digitale. Il 2011 «resterà nella storia come un anno di una violenza senza precedenti» contro i blogger e i cittadini attivi in Rete, con la morte di cinque di loro e oltre 200 arresti, spiegano dall’associazione, che mette online la lista dei paesi che violano i diritti dei netizens: i nuovi ingressi sono il Bahrein e la Bielorussia, che si aggiungono a Cuba, Iran, Corea del Nord, Arabia Saudita, Siria, Turkmenistan, Uzbekistan e Vietnam. Alla fine di un 2011 difficile finiscono sotto la lente anche India e Kazakistan. Le accuse: accesso vietato alla rete, filtraggi pesanti, controlli per individuare i cyber dissidenti e propaganda on line.
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