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Benvenuti nel pericoloso mondo dove un singolo incidente in una delle strozzature delle arterie energetiche globali potrebbe mettere a fuoco un'intera regione, far schizzare in alto il prezzo del petrolio e mettere in pericolo l'economia mondiale. Con la domanda di energia in crescita e le fonti di approvvigionamento in calo, stiamo di fatto entrando in una nuova era, l'«Era geoenergetica». E le dispute sulle risorse vitali domineranno gli affari internazionali nel prossimo futuro. Conflitti ed energia saranno ancor più legati fra di loro, dando sempre maggiore importanza ad alcuni punti geografici chiave. Primo fra tutti lo Stretto di Hormuz, che già sta scuotendo il mercato dell'energia. Collega il Golfo Persico con l'Oceano Indiano e anche se non ha l'imponenza della rocca di Gibilterra o del Golden Gate, è probabilmente il passaggio più strategico del Pianeta. Ogni giorno passano attraverso lo Stretto di Hormuz 17 milioni di barili di petrolio, il 20 per cento del greggio consumato nel mondo. Così, appena un alto esponente del governo iraniano ha minacciato di bloccare lo Stretto come risposta a un'eventuale nuova tornata di sanzioni economiche da parte di Washington, il prezzo del petrolio è salito.
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