Il rischio di un 11 settembre informatico
Domenica, 6 maggio 2012 • Categoria: Internet SicurezzaDue anni fa, un pezzo di codice informatico difettoso infettò il programma nucleare iraniano e distrusse molte delle centrifughe utilizzate per arricchire l'uranio. Alcuni osservatori definirono questo evidente sabotaggio come il precursore di una nuova forma di guerra e il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Leon Panetta, mise in guardia gli americani dal pericolo di una «Pearl Harbor cibernetica» contro gli Stati Uniti. Ma cosa sappiamo veramente dei conflitti informatici?L'impero cibernetico dei computer e delle relative attività elettroniche è un ambiente complesso creato dall'uomo e gli avversari umani sono motivati e intelligenti. Le montagne e gli oceani sono difficili da spostare, ma porzioni di cyberspazio possono essere attivate e disattivate premendo un interruttore. E' molto più economico e più rapido spostare gli elettroni da una parte all'altra del mondo che spostare grandi navi su lunghe distanze.I costi necessari per costruire tali navi – cargo multifunzioni e flotte di sottomarini creano enormi barriere all'ingresso, permettendo il predominio navale degli Stati Uniti. Ma le barriere che chiudono il dominio informatico sono così poco difese che gli attori non statali e gli stati di piccole dimensioni possono svolgere un ruolo significativo con spese modeste.
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