Il dipendente può essere fatto seguire e controllare a distanza da un investigatore privato, ma solo se c'è il sospetto che stia commettendo reati. Il poliziotto privato invece non può spingersi – o essere spinto – a verificare l'esatto adempimento delll'obbligazione lavorativa, cioè a fare l'esame (a distanza) di come il dipendente svolge le sue mansioni. Non solo. La perquisizione personale (cioè corporale) del lavoratore sospetto infedele è lecita, ma non invece quella sulla sua auto o nella sua abitazione.È la corte di Cassazione (14197/12, depositata il 7 agosto) a ribadire i confini leciti della "curiosità" del datore di lavoro sospettoso – o giustamente insospettito - decidendo sul ricorso (respinto) di un dipendente d'albergo siciliano con il vizio della mano lesta.
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