Aziende, caccia e spionaggio sul web per "scoprire" il candidato da assumere
Giovedì, 14 aprile 2011 • Categoria: Sorveglianza informatica
di FEDERICO PACE
ROMA - I direttori del personale, quelli che decidono il destino di molti, vogliono saperne sempre di più. Quando si tratta di assumere qualcuno, ci pensano due volte e quasi sempre digitano sui motori di ricerca il nome e cognome di chi gli ha inviato un curriculum. Vogliono trovare quante più tracce possibili. Vogliono scoprire quello che, durante un colloquio di lavoro, non viene fuori quasi mai. Come innamorati irrequieti, cercano in rete qualcosa che possa colmare il vuoto che gli sembra sempre di provare.
Nei primi mesi di quest'anno, sette imprese su dieci hanno cercato sul web informazioni su chi ha presentato una candidatura. "Tutte le informazioni che si possono trovare su Internet - dice Giorgio Aravecchia, direttore di gruppo delle risorse umane della Panini Spa, l'impresa produttrice di figurine - sono utili per riuscire a individuare meglio la personalità della professionista che ci si trova davanti. Quando uno fa il colloquio c'è sempre un po' di marketing reciproco. La società dà prevalenza agli aspetti positivi della figura che offre e cela quelli che ritiene meno appetibili. Lo stesso fa il candidato, parla bene delle esperienze, dice di essere stato il protagonista dei punti di svolta dell'impresa in cui ha lavorato. Anche se così non è stato".
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