Ecco come gli Stati Uniti spiavano l’Onu
Mercoledì, 1 dicembre 2010 • Categoria: SpionaggioIl re saudita incita gli americani ad attaccare l’Iran, Hillary Clinton chiede di spiare il segretario generale dell’Onu, il governo turco viene accusato di derive integraliste, il presidente afghano Hamid Karzai «è un paranoico». Queste sono alcune delle rivelazioni più serie e compromettenti dei 251.287 documenti confidenziali del Dipartimento di Stato americano, in possesso del sito anti segreti Wikileaks. Il New York Times, Der Spiegel, Le Monde, il Guardian ed El Pais hanno cominciato a pubblicare ieri sera le comunicazioni più imbarazzanti delle circa 270 ambasciate e consolati Usa nel mondo.
«È l’11 settembre della diplomazia», ha commentato il ministro degli Esteri, Franco Frattini prima della pubblicazione.Difficile dargli torto: un cablogramma dell’ambasciata americana a Riad, dell’aprile 2008, rivela «le frequenti esortazioni agli Stati Uniti» del re saudita Abdullah «di attaccare l’Iran per mettere fine al suo programma nucleare». Il monarca ha detto di «tagliare la testa al serpente», riferendosi al regime degli ayatollah. Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad è descritto come «Hitler» in persona, che ha migliorato il suo arsenale grazie alla Corea del Nord, con missili capaci di colpire Europa e Stati Uniti.
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